Normative

IMPIANTI ELETTRICI DM 37/08:

Siamo abilitati al rilascio della certificazione energetica secondo il DM 37/08 ex 46/90, la quale avendo un responsabile tecnico ed operai specializzati, è in grado di realizzare impianti di diverso genere, come impianti di produzione, trasformazione, distribuzione dell'energia elettrica, impianto di protezione contro le scariche atmosferiche, impianti per l'automazione di porte e cancelli, impianti radiotelevisivi, impianti di riscaldamento e di climatizzazione.

Visualizza il DM 37/08

DM-37/08

Tabella colorazioni cavi unipolari (norme CEI):

Tabella colori cavi

VERIFICHE MESSA A TERRA - DPR 462/01:

Impianto di terra
L’impianto di terra è una parte fondamentale del sistema elettrico. Una corretta progettazione e realizzazione consente di prevenire e proteggere  persone e  cose  contro l’elettrocuzione e la fulminazione di origine atmosferica.L’impianto di terra è un sistema formato da una serie di parti conduttrici: conduttori di protezione PE,conduttori equipotenziali EQP, conduttori di terra CP e dispersori DA/DN;
A seguito della realizzazione di un nuovo impianto, l’installatore deve rilasciare al datore di lavoro la dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/08 con le descrizioni dell’impianto ed i riferimenti normativi.A tutti gli effetti tale dichiarazione fornisce l’omologazione e il datore di lavoro potrà mettere in esercizio l’impianto ed entro 30 giorni dovrà  inviare la dichiarazione all’ISPESL e USL/ARPA i quali dovranno rilasciare un attestato di avvenuta ricezione al fine di documentare l’adempimento all’obbligo. Gli obblighi del datore di lavoro proseguono,a questo punto, richiedendo una corretta manutenzione e verifica periodica dell’impianto in ottemperanza al DM 37/08 e al DPR 462/01.

DPR 462/01
Il Decreto del Presidente della Repubblica  numero 462 del 2001 sancisce l’obbligo da parte di qualsiasi datore di lavoro di effettuare le verifiche periodiche dell’impianto di messa a terra della propria attività da parte di un organismo di ispezione abilitato dal Ministero delle Attività Produttive. Precisa inoltre che sono equiparati ai dipendenti i soci, apprendisti, stagisti, allievi e qualunque altra persona presti la propria opera nella suddetta attività.
Con una nota del Ministero delle Attività produttive (prot.10723 del 25/02/2005) si è inoltre chiarito che i condomini sono a tutti gli effetti sottoposti a tali verifiche anche in assenza di lavoratori subordinati.

Visualizza il DPR 462/01

DPR 462/01

CERTIFICAZIONI CANCELLI

Importante: Tutte le prove sotto specificate possono essere effettuate dalla ns. Società che Vi rilascerà il rapporto di prova con tutte le specifiche che vi permetteranno di adempiere efficacemente ai dispositivi della legislazione vigente e poter apporre la marcatura CE sui Vs. cancelli e porte industriali.

Il periodo transitorio per l'adeguamento alle normative europee sulla marcatura CE è scaduto nel maggio del 2005. Da quella data in poi è vietato immettere sul mercato porte e cancelli industriali, commerciali e da garage, sprovvisti di regolare marcatura CE.

Il costruttore che applica la marcatura CE si assume la responsabilità della conformità del prodotto alle direttive europee. Nel caso delle porte e cancelli industriali, commerciali e da garage, la norma generale di riferimento è la UNI EN 13241-1, che, se opportunamente rispettata, consente al produttore di godere della presunzione di conformità alle seguenti direttive:

  • Direttiva Prodotti da Costruzione 93/68/EEC (per tutte le tipologie di porte e cancelli)
  • Direttiva Macchine 98/37/CE (per porte e cancelli motorizzati)
  • Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336/CE (per porte e cancelli motorizzati)

Il marchio CE apposto sul prodotto, sta ad indicare che tutti gli obblighi di legge in materia di qualità e di sicurezza sono stati correttamente soddisfatti e documentati nel Fascicolo Tecnico e nella Dichiarazione di Conformità.

È evidente che, senza nulla togliere ai requisiti inerenti la qualità del prodotto, l'accento deve essere posto soprattutto sulla sicurezza della macchina e quindi sulla prevenzione dei rischi di schiacciamento, cesoiamento ed intrappolamento.

La responsabilità di eventuali danni a persone o cose provocati dal cancello automatico ricadono sull'installatore finale perché è quest'ultimo che ha costruito la macchina, assemblando ex-novo vari elementi elettromeccanici (motore, cancello, dispositivi di segnalazione e protezione, ecc.). Il prodotto finale non è mai un prodotto di serie, ma bensì ogni volta una nuova macchina. Pertanto, l'installatore, in qualità di produttore della macchina “cancello automatico”, ha l'obbligo di:

  1. Eseguire i lavori a "regola d'arte" utilizzando componenti adeguati (a loro volta marchiati CE) nel rispetto dei requisiti della UNI EN 12453:2002.
  2. Effettuare, sul prodotto finito, tutti i test necessari per verificare il funzionamento dei dispositivi di sicurezza e limitazione delle forze, in base alla norma UNI EN 12445:2002.
  3. Stendere il Fascicolo Tecnico, che comprende tutta la documentazione tecnica, la descrizione dei provvedimenti adottati per mettere in sicurezza la macchina ed infine i rapporti di prova (inclusi i rapporti di misura delle forze).
  4. Redigere e sottoscrivere la Dichiarazione di Conformità CE, da rilasciare al Cliente.
  5. Apporre indelebilmente la marcatura CE sul prodotto (mediante targhetta metallica o altro)

E' importante sottolineare che, l'applicazione delle suddette normative, non deve essere vista come un pesante fardello burocratico: va colta invece come un'opportunità per la valorizzazione e la riqualificazione del lavoro dell'installatore di chiusure automatiche, non solo nell'ottica del miglioramento della qualità del servizio reso, ma anche in vista di un nuovo grande mercato potenziale che è quello della messa in sicurezza, anch'essa obbligatoria, di tutte le chiusure automatiche preesistenti.

Gli organi in movimento e la forza di impatto e schiacciamento generata dal motore elettrico è potenzialmente molto pericolosa per persone e cose.

La normativa EN 12453:2002 “Porte e cancelli industriali, commerciali e da autorimessa - Sicurezza in uso di porte motorizzate” enumera dettagliatamente tutte le possibili situazioni di pericolo che sono da prendere in considerazione per l'adozione delle opportune misure di prevenzione: dal rischio di schiacciamento, cesoiamento, intrappolamento, impatto, fino alle problematiche che possono sorgere quando viene a mancare l'energia elettrica oppure quando quest'ultima dovesse ritornare inaspettatamente.

Inoltre, la norma suggerisce i provvedimenti più adatti per mettere in sicurezza la chiusura, come per esempio la creazione di distanze di sicurezza, l'installazione di barriere protettive, l'eliminazione di parti meccaniche pericolosamente sporgenti, l'adozione di sistemi automatici per la limitazione delle forze.

Ed è proprio il problema della limitazione delle forze, a giocare un ruolo di fondamentale importanza per quanto attiene l'innocuità della chiusura automatica, perché è rappresentativo della gran parte dei rischi dovuti alla movimentazione motorizzata.

Riprendendo l'esempio del classico cancello automatico, vediamo quali possono essere alcuni accorgimenti basilari che l'installatore dovrebbe adottare fin dall'inizio, per avere la sicurezza di minimizzare i rischi di impatto e schiacciamento:

  1. Consigliare il Cliente nella scelta del tipo di cancello, privilegiando, se possibile, i modelli più leggeri e con una struttura semplice, priva di bordi taglienti, sporgenze pericolose, e feritoie a rischio intrappolamenti.
  2. Installare un motore di ultima generazione, dotato del controllo elettronico retroazionato della forza. A questo proposito, sul mercato si trovano soprattutto motori in corrente continua.
  3. Seguire scrupolosamente le istruzioni di montaggio del motore e degli eventuali dispositivi di sicurezza consigliati dal produttore dell'automazione.

Con queste premesse, è ragionevole supporre che il prodotto finito avrà tutte le carte in regola per affrontare i test previsti dalla EN 12445 “Porte e cancelli industriali, commerciali e da garage Sicurezza in uso di porte motorizzate e Metodi di prova”.

Per concludere questa breve panoramica sulle norme EN 12453 ed EN 12445, riassumiamo i punti essenziali del discorso:

Attualmente, tutti gli installatori di porte e cancelli industriali, commerciali e da garage, devono obbligatoriamente:

  • Apporre la marcatura CE sulla chiusura;
  • Rilasciare la Dichiarazione di Conformità
  • Redigere il Fascicolo Tecnico (corredato delle prove di forza, trattasi di una chiusura motorizzata).

Per soddisfare agevolmente i requisiti della norma EN 12453 è consigliabile installare un motore di ultima generazione, dotato del controllo elettronico closed-loop della forza.

Per eseguire le prove di forza secondo EN 12445, è necessario utilizzare l'apposito strumento di misura.

Per decidere l'esito delle prove, non basta limitarsi al soddisfacimento dei limiti sui parametri numerici, ma bisogna valutare attentamente il grafico forza/tempo.

La marcatura CE della chiusura automatica/automatizzata deve riportare in modo indelebile e ovviamente leggibile le seguenti indicazioni:

Responsabile della messa
in funzione: ......................................................................................................

Indirizzo: ..........................................................................................................

Modello: ...........................................................................................................

N° di serie: .......................................................................................................

Anno di installazione: ......................................................................................

Dimensioni: (LxH):............................................................

Peso (parti mobili):...........................................................

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' CE



Il sottoscritto:

Nome ..................................................................................................................................................................
Indirizzo ..............................................................................................................................................................
 
In qualità di Responsabile della sua messa in funzione, dichiara che il prodotto:

Modello Chiusura ...............................................................................................................................................
Tipo .......................................................................................................................................................................
N° di serie .............................................................................................................................................................
Ubicazione ...........................................................................................................................................................
 
Risulta in conformità a quanto previsto dalle seguenti Direttive Comunitarie:

Direttiva Macchine 98/37/CE
Direttiva Bassa Tensione 73/23/CEE e successive modifiche
Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336/CEE e successive modifiche
 
Inoltre dichiara che sono state applicate le Norme armonizzate e le relative specifiche tecniche:

□ EN 12604: Cancelli e porte industriali, commerciali e residenziali - Aspetti meccanici - Requisiti e classificazione
□ EN 12605: Cancelli e porte industriali, commerciali e residenziali - Aspetti meccanici - Metodi di prova
□ EN 12603: Cancelli e porte industriali, commerciali e residenziali - Aspetti meccanici - Sicurezza nell'uso delle porte motorizzate - Requisiti
□ EN 12445: Cancelli e porte industriali, commerciali e residenziali - Aspetti meccanici - Sicurezza nell'uso delle porte motorizzate - Metodi di prova
□ .......................................................................................................................................................................
□ .......................................................................................................................................................................
 
Allegato: il Fascicolo Tecnico:
 
Luogo .................................................................................................... Data ......................................................
Il committente ................................................................................................................. Il dichiarante ...............................................................

Il Fascicolo Tecnico deve essere redatto dall’installatore e deve essere conservato e tenuto a disposizione delle autorità competenti per almeno 10 anni a decorrere dalla data di costruzione della porta o del cancello motorizzato.
N.B. (normalmente il fascicolo tecnico contiene numerose pagine, tuttavia molti documenti possono essere conservati anche in formato “elettronico“)

CONTENUTO:

  • Disegno complessivo della porta o cancello motorizzato;
  • Schema dei collegamenti elettrici e dei circuiti di comando;
  • Analisi dei rischi comprendente: 1 L’elenco dei requisiti (come previsto dalla Direttiva Macchine) e 2 L'elenco dei rischi con le relative soluzioni adottate;
  • Referto sulle prove di forza (da effettuare con l’apposto Strumento);
  • Manuali di Installazione e di Manutenzione;
  • Istruzione d’uso (una copia anche al cliente);
  • Registro di Manutenzione compilato (una copia anche al cliente);
  • Dichiarazione di Conformità CE (una copia anche al cliente);
  • Etichetta o targa (da applicare sulla porta o cancello).

Nel documento vanno elencati e specificati i possibili rischi che si possono presentare in una chiusura automatica e le soluzioni adottate per eliminare o ridurre la pericolosità.

Ai sensi della Direttiva Macchine si definisce che:

Zone Pericolose: qualsiasi zona all’interno e/o in prossimità di una macchina in cui la presenza di una persona esposta costituisca un rischio per la sicurezza e la salute di detta persona.
Persona Esposta: qualsiasi persona che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosa.

TIPI DI RISCHI RICONDUCIBILI AL MOVIMENTO DELLA CHIUSURA: